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Protagonista della svolta dell'arte italiana negli ultimi decenni del Duecento, Arnolfo di Cambio, scultore e architetto nato a Colle di Val d'Elsa e attivo nei principali centri artistici dell'epoca e per i committenti di massimo livello, ha costituito da sempre un complesso problema critico. Inspiegabilmente dimenticato subito dopo la morte e quindi riscoperto da Vasari, che nella seconda edizione delle Vite gli dedica una biografia, l'artista è stato oggetto degli sforzi di eruditi, storici e storici dell'arte che hanno tentato di volta in volta di dipanare i numerosi problemi riguardanti la sua personalità artistica, la ricostruzione del corpus delle sue opere e quella del loro aspetto originario. Nella lunga vicenda critica, che si svolge ormai da secoli, molti problemi sono stati chiariti, ma nuovi se ne sono aperti. In occasione del VII centenario della morte del maestro, le autrici - impegnate da anni in studi arnolfiani - hanno sintetizzato l'intera storia degli studi in questo volume per fornire uno strumento utile alla prosecuzione delle indagini.